Fare la differenza è il tema della settimana ed è la fine del nostro spettacolo della Shoah ( Giornata della memoria); però fare la differenza non è un fattore, tipo salto l’intervallo, do una mano alla maestra, mi prendo la nota di merito e la storia è finita lì… No non è così facile, perché fare la differenza è un fattore psicologico che parte dal cervello, perché per fare la differenza si può o anzi bisogna aiutare gli amici mentre hanno difficoltà (al momento) perché prima o poi ogni problema, difficoltà o noia passa, perché si riesce a superarla.
Fare la differenza può voler dire anche che ti viene la fifa di quando un amico finisce nei guai; però tu essendo suo amico hai il dovere di difenderlo o fermare l’altro al posto di scappare, perché se no oltre a non essere un vero amico, saresti anche un codardo.
Io se dovessi essere nei panni di una persona che deve aiutare un amico, preferirei magari azzuffarmi e portare a casa qualche graffio, però rimanere amici e non essere un codardo.
sono d’accordo con te dani