IL MUSEO DELLE ILLUSIONI DI LUBIANA, CAPITALE DELLA SLOVENIA.
C’ERA UN LUOGO CHE AVEVA PIU’ DI TUTTI GLI ALTRI ATTRATTO LA MIA ATTENZIONE GIA’ PRIMA DI PARTIRE: IL MUSEO DELLE ILLUSIONI. E’ IN CENTRO CITTA’ MA SI CAPISCE SUBITO CHE NON E’ UN MUSEO COME GLI ALTRI, AD ACCOGLIERTI INFATTI NON C’ERA LA SOLITA GUIDA MA UNA COSTRUZIONE CON DUE CERCHI IPNOTICI CHE DEVI FAR GIRARE E GUARDARE CONCENTRATO PER ALMENO TRENTA SECONDI E ACCORGERTI POI CHE, INTORNO A TE, TUTTO GIRA COME SE AVESSI GIRATO VELOCEMENTE SU TE STESSO, L’HO RIFATTO FINCHE’ I MIEI GENITORI NON SI SONO DECISI A PORTARMI DENTRO. ENTRI E A SINISTRA TROVI LA STANZA DEI ROMPICAPO TUTTI DA PROVARE PER METTERE ALLA PROVA LA CONCENTRAZIONE E LA STRATEGIA NEL RISOLVERE DIVERSI TIPI DI PROBLEMI DI GEOMETRIA COME IL TANGRAM COME FORMARE UNA T CON QUATTRO PEZZI DI LEGNO, OPPURE LEGGERE IL NOME DEI COLORI MENTRE DEVI DIRE IL COLORE CON CUI SONO SCRITTE, ALCUNE COSE LE AVEVO GIA’ VISTE E MI SENTIVO GRANDE NEL RISOLVERE VELOCEMENTE ALTRE ERANO SCONOSCIUTE E IMPOSSIBILI DA RISOLVERE.
PASSANDO ALLE ILLUSIONI LE TROVI OVUNQUE; SUI PIANI DI SCALE C’ ERANO QUADRI ILLUSION: SEMBRAVANO UNA COSA, MA ERANO UN’ ALTRA A SECONDA DI QUANTO LE GUARDAVI O DA CHE DISTANZA LE OSSERVAVI. TRA LE ALTRE UNA STANZA ARREDATA COME UN SALOTTO MA SOTTO SOPRA, APPESO AL SOFFITTO; L’UNICORNO IMPRENDIBILE CHE VEDEVI COME FOSSE REALE MA NON RIUSCIVI A TOCCARLO PERCHE’ ERA UN OLOGRAMMA UNA SORTA DI EFFETTO ARCOBALENO; POI C’ ERA L’ INFINITY ROOM: UNO SGABUZZINO DI SPECCHI CHE RINFRANGONO LA TUA IMMAGINE SU ALTRI SPECCHI CREANDO COSÌ UN’ INTERA ARMATA DI TE STESSO. TANTI ALTRI TIPI DI ILLUSIONI, SORPRENDENTI COME IL RUBINETTO SOSPESO NEL VUOTO CHE CONTINUAVA A FAR USCIRE ACQUA IN UN SECCHIO SOTTOSTANTE; DIVERTENTI COME LO SPECCHIO FORMATO DA STRISCE ORIZZONTALI DI SPECCHI ALTERNATE DA STRISCE DI VUOTO IN CUI VEDEVI TE RIFLESSO SOLO NELLE STRISCE RIFLETTENTI MISCHIANDO LA TUA IMMAGINE CON QUELLA DELLA PERSONA CHE LO FACEVA DALL’ALTRA PARTE GENERANDO MIX DIVERTENTI E INCONSUETI; OPPURE ILLUSIONI SPAVENTOSE COME I
QUADRI APPESI ALL’APPARENZA SOLAMENTE NERI CHE SE LI GUARDAVI BENE DA UNA CERTA ANGOLAZIONE USCIVANO FIGURE DI MOSTRI FAMOSI IN 3D. LA MIA PREFERITA COMUNQUE È ALL’ULTIMO PIANO DOVE IN UN CORRIDOIO PASSI DENTRO AD UN TUBO CHE SEMBRA GIRARE PERCHÈ CI SONO DELLE LUCI PROIETTATE IN MOVIMENTO CIRCOLARE E MENTRE TU PASSAVI SULLA PASSERELLA E TI SEMBRAVA DI NON POTER CAMMINARE IN LINEA RETTA MA DI ESSERE PRESO DAL VORTICE ROTATORIO ILLUSORIO, MI PIACEVA MOLTISSIMO. INFINE TI POTEVI SCATTARE UNA FOTO RICORDO CON MOOLTO FLASH E COMPRARE SOUVENIR.
SE VOLETE ALTRE INFORMAZIONI SCRIVETELO NEI COMMENTI
Bravissimo Giacomo! Hai descritto davvero bene un museo molto particolare: grazie al tuo racconto, mi è parso di visitarlo di nuovo!
Spero che anche Lubiana ti sia piaciuta!