Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l’ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese, nonché precursore del romanticismo. È considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. Nonostante i problemi di ipoacusia che lo afflissero prima ancora d’aver compiuto i trent’anni, egli continuò a comporre, condurre e suonare, anche dopo che fu diventato del tutto sordo. Beethoven ha lasciato una produzione musicale fondamentale, straordinaria per la sua forza espressiva e per la capacità di evocare una gran mutevolezza di emozioni.

Beethoven influenzò fortemente il linguaggio musicale del XIX secolo e di quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito del Beethoven artista eroico, capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo Romantico; ciò nonostante, pur anticipando molti aspetti del futuro romanticismo, la sua adesione alle regole dell’armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie nonché la cura dell’equilibrio formale dei brani, lo collocano nel solco della tradizione del Classicismo. Nel vasto catalogo delle composizioni beethoveniane, grande rilievo hanno la sua produzione cameristica, quella sinfonica e le opere pianistiche. la sua sonatina più famosa è l’Inno Alla Gioia, oggi usato come inno europeo. Io una volta l’ho suonato, e credo di ricordarmelo ancora.

  ascoltate le sue musiche, sono stupefacenti, emozionanti e… semplicemente bellissime!

Cecilia