“Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare, su gambe di altri uomini”, disse Giovanni nella Palermo dal 1930, in cui regnava la mafia, un organizzazione di criminali divisi in “cosche” che col tempo hanno creato una legge affiancata a quella dello stato, che obbligava certe persone a pagare ai boss, i capi. Giovanni nacque senza piangere, con i pugni stretti a quando la madre lo prese in braccio entrò una colomba bianca, simbolo di speranza e pace contro la mafia. Egli cominciò a combattere il “mostro”, come si chiama la mafia a Palermo, a circa 20 anni, al Tribunale di Trapani dove lavorava, quando si trova a risolvere un caso di mafia, dove era stato ucciso un uomo. Il colpevole, però, non viene arrestato per mancanza di prove e viene liberato. Qui Giovanni capisce una cosa molto importante del mostro: tutti, anche se hanno visto perfettamente l’omicidio e sanno bene chi è stato, i cittadini non denunciano, per paura che la loro casa o la loro famiglia venga fatta saltare in aria dai mafiosi. Questo è quello che fanno i boss: obbligano a tenere la bocca chiusa. Così Giovanni viene scoperto dal mostro, e dovrà essere seguito e sorvegliato sempre da molti poliziotti armati chiamati scorta. Vive per settimane rintanato nella sua casa-bunker, fino a quando comincia a lavorare per il Tibunale di Palermo. Qui incontra subito un gruppo di persone che non hanno paure e vogliono come lui combattere a fondo la mafia e gli sono fedeli. In particolare c’è Rocco, il più anziano e esperto, di cui il mostro ha paura perchè insegnava nelle scuole cos’era e è la mafia, Giovanni si affeziona a lui, ma nel 83′ muore, fatto salare in aria dalla mafia. Giovanni per un breve tempo anche ha una ragazza con cui sta insieme, ma è costretta ad andarsene per il pericolo di essere uccisa. Passano mesi e Giovanni accumula prove contro i mafiosi e falsi documenti contro i mafiosi. Viene organizzato il maxi-processo in un aula blindata e sorvegliata da polizia e elicotteri guidato da Giovanni che condanna 210 persone mafiose tutte in una volta a 19 ergastoli. Il processo durò 22 mesi senza interruzioni. In quel giorno Palermo alzò la testa e cominciò ad appoggiare Giovanni e il suo team nella sua battaglia. Dopo questo duro colpo il mostro si riprende e uccide il povero Giovanni: lui era andato a Roma per incontrare dei politici e sfuggire al mostro che voleva ucciderlo. Poi, dopo aver vissuto per un po’ una vita normale, il mostro si accorda e crea inimicizie attorno a lui, costringendolo a fuggire da Roma. A Palermo, appena sbarcato dall’aereo percorre un breve tratto di strada e poi accade il peggio: quintali di esplosivo fanno saltare in aria la strada. Muoiono lui, la scorta e un sacco di innocenti. Il cuore di Palermo si buca e la città è spaventata, ma dopo molto tempo si riprende e ricomincia la battaglia, ma questa volta più ” spezzettata”, non portata avanti fino all’ultimo.
Entri all’ aeroporto di Palermo, e noti la scritta “aeroporto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, per capire che la città appartiene a loro, non alla mafia, che non potrà mai vincere questa battaglia
LORENZO, 😐
17 Responses to “GIOVANNI FALCONE: CONTRO LA MAFIA”
Meraviglioso articolo… L’argomento trattato è molto coinvolgente e sempre attuale. Nessuno di loro si sarebbe aspettato di dover scegliere da che parte stare; sarebbe stato comodo e sicuro, per loro, voltar la faccia dall’altra parte e far finta di niente. Non è stato così: la loro vita in cambio della giustizia e della verità. I loro assassini sono stati catturati e processati, stanno scontando le loro condanne in carcere. Probabilmente Falcone e Borsellino si sono chiesti la stessa cosa che si domandò Perlasca, molti anni prima: cosa avreste fatto al mio posto?
Grazie Lorenzo, per aver scelto questa difficile tematica: grazie davvero.
Caro Lori, hai fatto un ottimo lavoro! Sai quanto tenevo a questo articolo perchè l’argomento di cui parli mi sta molto cuore. Purtroppo la mafia è uno dei mali peggiori di questo paese, una grandissima prepotenza, come racconta il libro che hai letto…La prima cosa che possiamo fare, anche voi che avete solo 10-11 anni, è sapere cosa sia e trovare qualcuno che, con parole semplici, ce la sappia spiegare. Sarai sicuramente d’accordo allora se consiglio a tutti il libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando..un primo piccolo passo per dire di no ad un tale mostro!
Sono sicurissimo che vincerai tu il premio di mio fratello!!!!!!!!!
che bello! avevo sentito parlare della mafia solo in “benvenuti in Sicilia” di Luigi Garlando, ma questo articolo spiega questo argomento in modo semplice ed è una cosa vergognosa non denunciare la mafia e i mafiosi. secondo me Giovanni Falcone, come Paolo Borsellino, è morto con dignità una cosa che ancora oggi è in circolazione, ma che grazie a lui e ad altri, è stata quasi completamente abolita.
Bravo Lorenzo!!!!!! ¡¡¡¡¡¡¡!!!!!!!!!¡¡¡★★★★★★
Non ha assolutamente confronto con il mio articolo di Roma e i suoi tesori !!!!!!!!!!!!!!!★★★★★★★
Ma quanto ci hai impiegato a fare questo articolo?¿?¿?¿?¿?¿?¿?
Per quale motivo l’ha voluto fare?¿?¿?¿?¿?¿?¿?¿
★★★★★★★★★★★★★★
Ha ragione mirko quanto ci hai impiegato a fare questo articolo? Vabbè non conta il tempo che ci hai messo conta l’ articolo come è fatto e tu hai saputo raccontare proprio bene tutti i particolari e gli hai anche approfonditi!!!!Sono sicuro che vincerai il premio pulizer ❗ ❗ ❗ ❗
Grazie Teo e Chicco, comunque ci ho messo 5 0 6 giorni mi sembra, però non puoi dire che non c’è confronto tra i 2 articoli, anche il tuo era fantastico 😛
io penso che giovanni sia stato coragioso 😉 , ora ho capito cose la mafia grazie LORI 🙂 .
Bravissimo Lory!!! Articolo stupendo!!! Matty ha ragione: non conta quanto ci hai messo a scriverlo, ma conta l’impegno che ci hai messo e che il lavoro sia venuto bene, cosa molto vera!!!! 🙂 Bravissimo ancora!!! 😉 🙂
lori un articolo fantastico…credo ce tu abbia descritto perfettamente la mafia ed io credo che Giovanni Falcone si stato un uomo coraggioso e forse è morto senza rimpianti o rimossi!!!!bravo ancora lori!!!!
BRAVISSIMISSIMO LORI HAI SPIEGATO BENISSIMO LA VITA DI GIOVANNI FALCONE.
TI FACCIO I COMPLIMENTI HAI FATTO UN ARTICOLO STUPENDO. HAI SPIEGATO VERAMENTE BENE COS è LA MAFIA E IL CORAGGIO CHE HA AVUTO GIOVANNI FALCONE.
BRAVO 🙂 🙂 😛 😳
Come abbiamo detto oggi il 23 maggio salpa la NAVE della LEGALITA’ che anche quest’anno commemorerà l’anniversario delle stragi di mafia che hanno brutalmente tolto la vita ai giudici Falcone e Borsellino! Per saperne di più leggete l’articolo pubblicato a riguardo su La STAMPA http://www.lastampa.it/2014/05/19/cultura/scuola/pronta-a-salpare-la-nave-della-legalit-cWfcBQa8CtGoB1vEDMbxQP/pagina.html
Sara ieri c’era in televisione la vita di Borsellino, su italia 1, dove raccontavano tutta la sua vita!!!
E’ vero, l’ho visto tutto ed è molto veritiero. Sai che oggi da Civitavecchia è partita una nave con molti giovani a bordo, diretta in Sicilia. Hanno organizzato una manifestazione contro la mafia alla quale si prevede la partecipazione di 3000 ragazzi, per ricordare il giudice Falcone, sua moglie Francesca e la loro scorta.
Grazia, ma non rischiano un po: se qualcuno si organizza per far saltare in aria il battello o fare altri attentati???
Beh, nella vita non si sa mai. E’ il destino di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato… Un aereo che cade, un fulmine sulla spiaggia, lo scoppio di una caldaia… Ma puoi arrivare nel momento giusto per comprare un gratta e vinci milionario, puoi andare ad un provino teatrale con un amico ed essere scelto al suo posto oppure studiare tre pagine di un libro e il professore, su 300 pagine, chiederti solo quelle… Non credo però di rientrare negli obiettivi di un attentato: 41 ragazzini e qualche maestra, che girano con un pullman o si divertono ad una festa. Credo che possiamo dormire sonni tranquilli!
No, le organizzazioni criminali non perdono tempo con le manifestazioni o con le associazioni che lottano contro di loro. Ad esempio molti ragazzi che conosco vanno d’estate a fare volontariato nei campi di Libera, vicino a Palermo: non hanno nessun problema e non corrono alcun rischio. Libera è un’associazione che ha sedi in ogni città e ha come scopo quello di promuovere in tutta l’Italia la legalità e la giustizia.