Il rugby è uno sport di coraggio, molto fisico, ma anche di ragionamento;  al contrario del calcio, del basket o della pallavolo la palla è ovale. Queste sono le regole dell’under 12: l’under 12 ospita ragazzini di 12 e 13 anni; una squadra di rugby è formata da 12 giocatori più le riserve. Prima che la partita inizi, le due squadre si mettono, divise, davanti alla tribuna con i capitani rivolti verso i propri compagni. Ad esempio, il capitano del Milano dirà: “Per il lecco ip ip” e i compagni urleranno “urrà” e la squadra avversaria farà lo stesso, però nominando l’altra . La partita inizia con le due squadre ognuno nella propria metà di campo e una squadra calcia di “drop”(colpendo la palla col piede di contro balzo)  verso gli avversari; la palla va sempre passata all’indietro, se viene passata in avanti è fuori-gioco quindi la palla va consegnata agli avversari, in particolare al “mediano”, colui che batte la punizione di fuori-gioco. Altre punizioni vengono assegnate per falli  come il placcaggio al collo; un altro tipo di fuori-gioco è quando un giocatore fa cadere la palla in avanti; il placcaggio è uno scontro fisico che serve a fermare l’avversario e bisogna prendere l’avversario dalla vita in giù, con un lavoro di braccia e spalle buttandolo a terra; di conseguenza si forma una “ruck”(pronunciata rak) cioè un insieme di giocatori che spingendosi, cercano di ottenere il pallone. Si ottiene un punto quando la palla viene appoggiata nella meta avversaria, se la palla, nella meta, rimbalza in avanti è anche qui fuori-gioco. Se sotto la palla appoggiata in meta, c’è la mano di un avversario, la meta non è valida.  Se un giocatore è nella propria meta e non riesce ad avanzare o ha paura che gli venga rubata la palla, può “annullare”, cioè appoggiare la palla nella propria meta: non è come un auto-goal nel calcio, ma viene concessa la palla agli avversari a 5 metri dalla linea di meta,in questo modo gli avversari battono la “punizione” sulla linea di meta;  dopo la battuta dal mediano,  toccandola col piede, possono avanzare per non farsi fare una meta, anche per conquistare la palla, cioè contrattaccare. Quando un giocatore calcia la palla avanti e alta, verso la meta avversaria, se un giocatore è più avanti di quello che ha tirato non può muoversi, perché anche in questo caso è fuori-gioco, quindi si deve aspettare che il giocatore che ha calciato superi gli altri per farli muovere. La “maul”(pronunciata mol) è una regola che dice che se l’arbitro non vede la palla all’interno di una ruck, conta 3 secondi e se non esce allo scoperto dopo i 3 secondi, in base a chi ha la palla, viene segnalata una punizione a favore della squadra avversaria. Alla fine della partita a seconda delle mete realizzate dalla ogni squadra si potrà provare ad ottenere un punto in più calciando il pallone di drop o  “calcio piazzato” in mezzo ai pali ,struttura di ferro a forma di “H” e la palla deve superare la linea orizzontale per segnare il punto, ex.:Lecco 4-3 Milano, il Lecco potrà provare il calcio di drop in mezzo ai pali 4 volte, con più possibilità di fare punti, invece il Milano potrà provare il calcio di drop in mezzo ai pali solo 3 volte. La partita finisce, dopo i calci piazzati, con un saluto delle due squadre  uniti tutti insieme in cerchio, con i capitani in mezzo che urlano “per il rugby ip ip” e gli altri in cerchio urlano “urrà” e così per 3 volte di seguito, si va a fare la doccia con la squadra. Il tempo più bello è il terzo, perchè si mangia insieme alla squadra avversaria. Chi vuole la pasta o il panino con la salamella, le patatine e da bere e poi si va a casa.

DRECH FAUSTO :-; 🙂