Questa mattina abbiamo ripreso l’esplorazione dell’isola: era apparentemente disabitata, ma, memori della precedente esperienza, non ci siamo arrischiati e esplorarla nelle zone più impervie e inaccessibili, per paura di bestie feroci o altri pericoli.
Abbiamo fatto però una scoperta, abbiamo trovato uno strano frutto, tutto rosso e tondeggiante, con dei semi: era gustoso, e ne abbiamo portata una cassa a bordo. Il cuoco proverà a farne uso in qualche ricetta, chissà cosa ne verrà fuori!
Siamo ripartiti riposati, ben riforniti e pronti a riprendere il viaggio. Per l’intera giornata abbiamo navigato tranquilli, interrotti solo da qualche perturbazione di lieve intensità. Ormai penso di essere vicino al Catai, come narrato dai libri di Marco Polo, ma non ne ho la conferma dal nocchiero Valençia, perché stiamo navigando in acque sconosciute. Spero inoltre di essere accolto bene in Catai, perché gli abitanti potrebbero rivelarsi ostili e, se così fosse, dovrei spostarmi altrove per adempiere ai doveri affidatimi dalla Corona di Spagna.

(Lorenzo)