Trova il monte Olimpo sulla seguente carta geografica.Gli antichi Greci erano politeisti, cioè veneravano molti dei che, come abbiamo detto, pensavano abitassero in cima al monte Olimpo. Gli dei principali erano dodici. Erano dei che assomigliavano molto agli uomini, avendo, come loro, vizi e virtù, pregi e difetti; l’unica importante differenza consisteva nel fatto che gli dei avevano il dono dell’immortalità, dono negato agli esseri umani.
Zeus è il padre degli dei ed il suo simbolo è la folgore.
Sconfitto suo padre Crono, diventa signore del cielo.
A lui ci si rivolge per invocare le propizie condizioni meteorologiche. Era saggio ma aveva un punto debole: le donne! Non era raro infatti che si invaghisse di qualche bella mortale, facendo andare sua moglie Era su tutte le furie!
Era è la regina degli dei e moglie di Zeus. Viene considerata la protettrice del matrimonio e del parto. A causa dei tradimenti di suo marito, è molto gelosa e non ha un buon carattere.
Ade, fratello di Zeus, ha invece come simbolo la falce. Domina il regno dei morti (Oltretomba), luogo in cui si recano le anime dopo la morte e dove vivono terribili demoni come il Cerbero (gigantesco cane a tre teste). Per avere una moglie rapì Persefone contro la sua volontà. La poveretta era così triste che Zeus le permise di ritornare per nove mesi all’anno da sua madre la dea Demetra (dea dei campi e dei raccolti) e di restare con Ade sottoterra solo per tre mesi: così nacque l’inverno.
Demetra, dea della fertilità e dell’agricoltura. E’ molto malinconica perchè sua figlia è stata rapita da Ade. Ogni anno Demetra fa maturare il grano dorato.
Artemide è la dea della caccia e degli animali selvatici. Il suo simbolo è l’arco. Secondo i miti, compariva nelle foreste a volte in sembianze umane, a volte trasformata in un elegante cervo e proteggeva coloro che vivevano nelle campagne e a contatto con la natura.
Poseidone, fratello di Zeus, Ade e Demetra, è il dio del mare; il suo simbolo è il tridente. E’ anche il creatore dei cavalli, originati, secondo il mito, direttamente dalle onde del mare.
Apollo, dio della musica e dell’arte, era figlio di Zeus. Aveva lineamenti sottili ed un fascino irresistibile. Il suo simbolo era la lira (strumento musicale).Apollo era molto abile con l’arco sapeva prevedere il futuro: infatti, uccidendo il serpente che custodiva l’Oracolo di Delfi, Apollo si appropriò dell’Oracolo e divenne il dio delle premonizioni (prevedere il futuro). Apollo, infine, era anche il cocchiere del carro del Sole che ogni giorno portava la luce sul mondo terreno.
Ares, dio della guerra e della violenza, viene raffigurato in tenuta da battaglia. Nei miti è spesso rivale di Atena; a differenza di lei che però rappresenta l’uso intelligente della forza, Ares rappresenta la forza bruta.
Atena, dea della conoscenza e della saggezza. Viene rappresentata con l’elmo e la lancia da battaglia che stava ad indicare le armi della mente e del pensiero con cui si possono vincere anche le battaglie. Atena è figlia di Zeus: un giorno il potente padre degli dei chiese a Efesto di aprirgli la testa perchè gli faceva molto male; ne uscì Atena che, nata appunto dalla testa di Zeus, divenne dea della sapienza.
Ermes, dio messaggero degli dei, ladro e imbroglione. Inventò la lira che poi dovette dare ad Apollo (per farsi perdonare dal furto delle sue vacche). Inventò il pugilato e la corsa. Proteggeva i mercanti e i viaggiatori e guidava i morti nell’Oltretomba. Il suo simbolo è un bastone alato.
Efesto, dio del fuoco, è un fabbro e artista eccellente: tutti ricorrono a lui quando hanno bisogno di un arma invincibile. Non vive sull’Olimpo per una vendetta da parte di Era, moglie di Zeus che volle punirlo per aver fabbricato a Zeus molte folgori invincibili. con cui colpire i mariti delle sue amanti. Zeus, per ripagarlo, gli diede invece Afrodite come moglie. Quando nacque Efesto era così brutto che sua madre lo scagliò giù dall’Olimpo con tutta la sua forza. Efesto lavorava tutto il tempo nella sua officina; un mito racconta che ne avesse una anche nel cratere dell’Etna dove lavorasse con i Ciclopi
Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, nacque dalla spuma delle onde del mare. Di lei si innamorarono centinaia di esseri sia mortali che divini. Nonostante la sua bellezza, dovette sposarsi con il brutto Efesto, anche se in realtà lei era innamorata di Ares.