La storia di Enea è prima di tutto la storia di un profugo: come tante persone oggi, egli è costretto a lasciare la sua città, Troia, distrutta dai Greci e partire per mare, alla ricerca di una nuova terra dove vivere una vita migliore.
Figlio di Anchise (cugino del re di Troia Priamo) e della dea Venere, Enea riceve dalla madre delle armi per affrontare una battaglia: Venere aveva chiesto a Vulcano di forgiarle per lui; il dio fabbro dedica particolare cura allo scudo, su cui incide i momenti della storia romana cronologicamente posposti alle vicende narrate nell‘Eneide: così Enea ebbe la visione di grandi imprese e grandi infamie che avrebbero atteso i suoi discendenti e la conferma del glorioso destino che attendeva la sua stirpe..
L’Eneide è un poema epico scritto dal poeta latino Virgilio tra il 29 e il 19 a.C., con lo scopo di celebrare la potenza di Roma. I primi sei libri narrano le vicende di Enea in fuga da Troia: è un viaggio pieno di ostacoli ed imprevisti, a causa della rabbia di Giunone, ancora infuriata con Paride (e quindi coi Troiani) per aver dato la mela a Venere.
Gi altri sei libri dell’Eneide raccontano invece quello che accade una volta che Enea giunge nel Lazio: i suoi incontri, le battaglie che deve affrontare e che terminano con la vittoria dell’eroe e la sua nomina a re dei Latini.