alabastro
CAPITOLO VENTINOVESIMO
Ma quale fu il suo disinganno, quando incominciando a mangiare, si dové accorgere che il pane era di gesso, il pollastro di cartone e le quattro albicocche di alabastro, colorite al naturale.
ALABASTRO
A – LA – BA - STRO
- È un nome maschile
- SIGNIFICATO: è una roccia che ricorda il marmo, ma è più fragile e di colore diverso (dal bianco al giallo-bruno). Esistente in due differenti tipi, l’abastro gessoso di Volterra, più tenero e meno pregiato, e l’alabastro calcareo (detto anche onice se è formato da zone a tinte molto distaccate); vengono entrambi usati come pietre per decorazione e per realizzare oggetti ornamentali (statue, vasi, soprammobili…).
- ETIMOLOGIA: deriva dal latino alabastrum che proviene dal greco, il termine greco a sua volta derivava da un’antica parola orientale che significava vaso per unguenti (pomata) e di solito era in alabastro o in onice
- MODI DI DIRE : avere viso, mani, carnagione di alabastro, cioè bianche, chiare, delicate.
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